L’opera letteraria di Elif Batuman si concentra sugli anni della formazione, quando gli orizzonti intellettuali si schiudono e il romanzo della vita mostra le sue prime crepe. Nelle mani di Batuman la materia autobiografica, così intrisa di pensiero e di sentire, è il punto d’accesso all’indagine della realtà intesa nel senso più vasto, più filosofico: la sola garanzia che la mente inquisitiva e affilata dell’autrice sa offrire ai suoi lettori. Perché le storie, dove realtà fattuale e esperienza soggettiva si fondono, sono l’unico orizzonte affidabile, l’unico tipo di discorso ancora capace di farci cambiare idea su noi stessi, sugli altri e sul mondo.
Da che punto guardi il mondo
Elif Batuman
Scrittrice e giornalista. Ha un dottorato in Letterature comparate presso la Stanford University e dal 2010 collabora con il New Yorker. Dei suoi libri in Italia sono stati pubblicati: I posseduti. Storie di grandi romanzieri russi e dei loro lettori (Einaudi 2012); L’idiota (Einaudi 2018, finalista del Premio Pulitzer e del Women’s Prize for Fiction); Aut-aut (Einaudi 2024, selezionato tra i migliori libri dell’anno da numerose testate, tra cui il New York Times, Esquire e il New Yorker).
Vincenzo Latronico
Vincenzo Latronico è autore dei romanzi Ginnastica e rivoluzione (Bompiani 2008, vincitore del Premio Giuseppe Berto Opera Prima), La cospirazione delle colombe (Bompiani 2011, vincitore del Premio Bergamo e del Premio Napoli), La mentalità dell’alveare (Bompiani 2013), Le perfezioni (Bompiani 2022, vincitore del Premio Mondello) e La chiave di Berlino (Einaudi 2023). Ha tradotto, tra gli altri, Isaac Asimov e George Orwell, e collabora con il Post.