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Le foto ci ri-guardano

    Che cosa ci racconta una fotografia? Quanta vita contiene l’immagine scattata da un’artista importante, da un nostro parente o da un estraneo di passaggio? Fino a che punto ci può ri-guardare una sconosciuta immortalata per caso nel giorno della caduta di Berlino, una pianta cresciuta inaspettatamente a Černobyl’, lo sguardo segnato di un vecchio durante l’insurrezione praghese? Può la scrittura rianimare il passato, connettere storie, intuire legami segreti? Dopo il folgorante esordio di Forse Esther, Katja Petrowskaja prova a raccontare il mistero del nostro sguardo sul mondo. In dialogo con lei il Premio Campiello 2019 Andrea Tarabbia. Nel corso dell’incontro verranno proiettate alcune fotografie che Petrowskaja analizzerà e commenterà dal vivo.

    Katja Petrowskaja

    Dopo aver studiato Lettere all’Università di Tartu in Estonia, si è laureata a Mosca. Dal 1999 vive a Berlino, dove lavora come giornalista per alcune testate russe e tedesche, fra cui la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung. Nel 2013 ha vinto il Premio Ingeborg Bachmann con un capitolo del suo primo romanzo, scritto direttamente in tedesco e tangibile testimonianza di come in lei si coniughino diverse culture: la russa, l’ucraina, la tedesca e l’ebraica. Con Forse Esther (Adelphi 2014) ha vinto il Premio Strega Europeo 2015. Il suo ultimo libro è La foto mi guardava (Adelphi 2024).

    Andrea Tarabbia

    Nato a Saronno nel 1978, vive a Bologna. Ha pubblicato i romanzi La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa 2010), Marialuce (Zona 2011) e  Il demone a Beslan (Mondadori 2011), il saggio Indagine sulle forme possibili (Aracne 2010) e l’ebook La patria non esiste (il Saggiatore 2011). Nel 2013 è uscito il racconto La ventinovesima ora, pubblicato nella collana Mondadori Xs. Successivamente ha pubblicato il reportage La buona morte (Manni 2014), a metà tra il saggio e l’autofiction. Nel 2015 è uscito il romanzo Il giardino delle mosche (Ponte alle Grazie, premio Selezione Campiello 2016). Ha pubblicato il saggio narrativo Il peso del legno (NN editore 2018). Con Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri 2019) ha vinto la 57° edizione del premio Campiello. Nel 2022 è uscito Il Continente bianco (Bollati Boringhieri).