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Summer school. L’album

    Domenica 13 luglio abbiamo salutato il laghetto, ci siamo abbracciati, qualcuno di noi è rimasto a mangiare all’Agriturismo Il Picchio Verde, che ci ha ospitato meravigliosamente. Ci siamo lasciati alle spalle la natura impenetrabile e selvaggia della Lunigiana, i cavalli, gli gnocchi al gorgonzola di capra, gli sgabèi caldi, il concerto folle delle rane, le sere di chiacchiere dolci, il lavoro sulla scrittura, le parole, l’intensità del gruppo.

    Nella prima Summer School della Scuola Belleville, a Licciana Nardi, si è creata un’atmosfera di amicizia e collaborazione. Lo avvertiamo anche ora che ci lasciamo – peraltro con l’intenzione di non perdere i contatti: si respira un senso di unione.
    Durante questa settimana di esercizi, di ascolto e di confronto, abbiamo sperimentato un fatto importante: la scrittura, momento intimo e solitario, può diventare un’esperienza comunitaria, di scambio e condivisione, un incontro.
    Giorno dopo giorno, in questo luglio soleggiato e generoso, le penne si sono fatte strada sui fogli dei quaderni e dei taccuini; due volte al giorno hanno preso corpo racconti e personaggi, visioni e memorie. I dialoghi sulla scrittura e sull’urgenza di raccontare hanno lasciato il tempo e il luogo del laboratorio per prolungarsi a bordo piscina, durante i pasti o per le vie dei borghi medievali dei dintorni (Pontremoli, Bagnone, Filetto). L’agriturismo è diventato il nostro posto “da cui guardare lontano” (Stephen King) e da cui perlustrare – senza censure e a viso nudo – il nostro “serbatoio” (Natalie Goldberg); da qui abbiamo intrapreso il viaggio dell’iniziazione, dopo aver ascoltato Sally di De André e ricordato il ritorno di Odisseo; abbiamo visualizzato personaggi immaginari e abbiamo lasciato loro la parola; dipinto “ritratti dal vivo”, ascoltando Antonia Byatt; e scritto biografie immaginarie, in tre atti e a sei mani, dopo aver letto un brano da Fisica della malinconia di Georgi Gospodinov.

    PS: un grazie a Lara e al suo staff per la generosa accoglienza e grazie di cuore ai pionieri della Summer School: Renato, Maria Dirce, Rascia, Anna B, Anna G, Barbara, Alfredo, Eva.

    Enrico Ernst

    È nato nel 1970 a Milano. Laureato in Filosofia, ha scritto due pièce teatrali per Quelli di Grock e Atir, sessanta micro-racconti di argomento mitologico ("Mythos", DeA), sei romanzi per ragazzi della serie Aspiranti Dei(DeA), due libri di narrativa scolastica, Il canto delle Muse e Ragazze e ragazzi nella storia (Bruno Mondadori), nel 2018 ha pubblicato il romanzo Iole Sofia e il mistero delle maschere (La vita felice) e il racconto Le 1500 regine(Fingerpicking.net 2022). Da vent'anni insegna scrittura nelle scuole, nelle biblioteche, nei centri culturali, a Milano e dintorni.