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2084 – Le cose da salvare. Un piccolo festival per i tempi che corrono

    Lo stupore, la rabbia, i finali, lo sguardo obliquo e rifratto della letteratura, il tempo liberato dalla morsa delle logiche produttive. Sono solo alcune delle “Cose da salvare” a cui è dedicata la seconda edizione di “2084 – Un piccolo festival per i tempi che corrono”: due giorni di dialogo sui temi della sociologia, dell’ambiente, della scienza e della letteratura per provare a costruire un futuro migliore.

    Si comincia sabato alle 16 con un incontro sull’esplorazione del cosmo e la ricerca di nuovi mondi con Frank Westerman (autore, tra l’altro, dell’acclamato “Ingegneri di anime” e del recente “La commedia cosmica”, entrambi usciti per Iperborea) e Amedeo Balbi, astrofisico e divulgatore. Alle 17.30 la scrittrice americana Elvia Wilk (“Narrazioni dell’estinzione”, Add Editore) e Vincenzo Latronico riflettono sui nuovi modi di pensare e di resistere. Alle 19 Francesca Coin (autrice di “Le grandi dimissioni”, Einaudi) si confronta con Marco Motta sul valore del tempo sottratto alle logiche produttive.
    Alle 21 è la volta del romanziere e poeta americano Ben Lerner, che discute di crisi, cambiamento e letteratura con la scrittrice Claudia Durastanti.
    In chiusura, dj set di Bruno Bolla.

    Alle 11 di domenica si apre con la proiezione del documentario “Umberto Eco – La biblioteca del mondo”, diretto da Davide Ferrario; a seguire il regista si interroga sui meccanismi della serialità nella narrazione cinetelevisiva insieme al giornalista culturale Andrea Zanni.
    Alle 15 lo scrittore Dario Ferrari, autore di “La ricreazione è finita” (Sellerio) e Marta Barone, autrice di “Città sommersa” (Bompiani), discutono della rabbia come motore di cambiamento; mentre alle 17 Chiara Alessi e Livia Satriano parlano di bellezza e durabilità. Alle 19 lo scrittore americano Michael Bible dialoga con il critico letterario Carlo Mazza Galanti sui temi del suo debutto italiano “L’ultima cosa bella sulla faccia della terra”, da poco in libreria per Adelphi. Alle 21 chiude il festival lo scrittore inglese Geoff Dyer, in dialogo con Marco Rossari.

    Il programma completo e dettagliato del festival è disponibile qui. L’ingresso è libero previa registrazione fino esaurimento posti.

    Scuola di scrittura Belleville
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