Le regioni dell’Italia di Francesco Ferrone è la filastrocca vincitrice della borsa di studio per il Laboratorio di poesia attiva, che si svolgerà online a partire dal 29 settembre.
Omaggio ritmato e giocoso al territorio italiano, Le regioni dell’Italia è il testo che più rispecchia la vocazione della filastrocca, tradizionalmente associata al mondo dell’infanzia: la freschezza della voce la rende molto adatta a un pubblico di bambini, tanto che, sostiene Aldo Nove, “non sfigurerebbe in un’antologia delle elementari”.
Alla forma poetica della filastrocca e ai suoi interpreti più significativi sarà dedicata la prima lezione della prossima edizione del Laboratorio di poesia attiva.
Le regioni dell’Italia
Alpi, fiumi ed Appennini,
tante isole e isolini,
punte e tacchi di stivali:
non ci son due posti uguali.
Sulle Alpi par ci siano
Val d’Aosta e Lombardia
giusto ai lati del Piemonte
(la Liguria l’ha di fronte).
Dopo tre o quattro laghi
C’è il Trentin, con l’Alto Adige
(Südtirol, a dirla tutta),
che sul Veneto si butta.
Quello sotto le Alpi Giulie
è il Friuli-Venezia Giulia
(è evidente la ragione
per cui è proprio quello il nome).
Sotto il Po, che un po’ le bagna,
hai l’Emilia e la Romagna,
poi le Marche – e quel puntino?
La cugina San Marino!
A sinistra la Toscana,
l’Umbria al centro (che ruffiana),
sul Tirreno guarda il Lazio,
sull’Adriatico l’Abruzzo.
Vide ‘o mare quant’è bello
sia in Campania sia in Salento
(che di Puglia è solo un pezzo,
perdonate questo vezzo).
La Basilicata, è vero!,
tocca il mare per un pelo.
Fa da punta allo stivale
la Calabria, meno male!
Due regioni proprio grandi
Son le isole antistanti:
la Sardegna e la Sicilia
col traghetto le si piglia.
Delle venti neanche una
ne ho scordata, per fortuna…
Non è vero! Che imprecise!
Manca il timido Molise!