Mix tape: si chiamavano così le musicassette che gli amici si scambiavano negli anni Ottanta, mixando artisti e brani secondo il gusto e l’umore. Nelle “Mix tape” di Belleville un ospite ogni volta diverso consiglia i libri, le riviste, i podcast, i dischi, i film che più lo hanno appassionato e ispirato.
Questa settimana tocca a Vincenzo Latronico, scrittore e traduttore, che al nostro invito ha risposto così:
Romanzo 1: Duplex di Kathryn Davis (Graywolf Press, 2014).
Un libro tenerissimo e agghiacciante, stralunato, visionario: nessuno di questi aggettivi logori rende davvero l’idea per una storia che parla sia di una provincia americana tipicamente anni ’60 che di un mondo con stregoni e robot. Davis ha il tipo di passo e di sguardo che ti costringe a rileggere il libro due volte appena lo hai finito, perché sai di esserti perso via troppe cose. L’ultima volta che un romanzo mi aveva tanto scosso è stata con 2666 di Roberto Bolaño.
Podcast: Tiresia di Silvia Pelizzari (Emons, 2022).
Un podcast di Silvia Pelizzari sulla letteratura queer. Tiresia, nella mitologia greca, aveva vissuto sia da uomo che da donna, e per questo vedeva il futuro. Da Isherwood a Leduc, da Tondelli a Louis, il podcast compone una costellazione personale (o una famiglia queer) di voci che hanno contribuito a raccontare / definire / immaginare una forma di identità e di vita lungo un secolo in cui, appunto, era ancora da immaginare.
Romanzo 2: Le ore piene di Valentina Della Seta (2021).
Una novella tersa e compattissima. Un romanzo italiano capace di trattare in modo lucido e acuto una storia di sesso, e di come vi si annega, vincendo delle tradizioni culturali e delle inerzie linguistiche che, prima di leggerlo, mi parevano insormontabili. Invece è solo che nessuno era stato così bravo, finora.
Spettacolo teatrale: L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo di Katharina Volckmer regia di Fabio Cherstich al Festival dei Due Mondi di Spoleto (2022).
Per certi versi è il rovescio del romanzo di Della Seta: mette in scena con immaginazione e violenza tutto il torbido, il problematico legato al sesso – che qui non è un fatto meramente privato della mente e del corpo, ma la porta interiore verso una dimensione storica e collettiva.
Mostra: Role Play a cura di Melissa Harris alla Fondazione Prada di Milano fino al 26 settembre 2022.
A metà fra gioco infantile, pratica erotica e strumento di scoperta e invenzione di sé, la mostra esplora i modi in cui il gioco di ruolo risulta un elemento fondamentale nei processi di definizione, trasformazione e allargamento delle identità contemporanee.
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