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Esercizi di rancore

16,00 

Lavorare sul dolore dei ricordi.

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Docente
Diego De Silva
Durata
42 minuti
Modalità
Streaming video

Raccontare una storia significa essenzialmente mentire. Può una scrittrice o uno scrittore essere sincer* senza dire la verità? In cosa consiste quel patto per cui crediamo alle vicende di un romanzo o un racconto come se fossero accadute davvero? Che peso hanno, nell’atto di scrivere, il rancore e le relazioni di potere? Una videolezione con lo scrittore Diego De Silva per indagare le peculiarità del rapporto tra autore, lettore e testo letterario: perché ogni scrittore o scrittrice mente, ma mente sempre a fin di bene, cioè a fin di letteratura.

 

Sommario

Il patto narrativo. La sincerità è un incidente. La letteratura come scoperta. Il rancore, un sentimento immobile. Letteratura e rapporti di potere. Se questo è un uomo di Primo Levi. Un esercizio di scrittura. Il ricordo come invenzione. Lo scrittore è un pettegolo. La coerenza della parola scritta. Un esempio: Il fidanzamento del signor Hirdi Georges Simenon. Mentire a fin di bene.

Docente

Diego De Silva

È nato a Napoli nel 1964. Ha pubblicato i romanzi Certi bambini (2001, premio Selezione Campiello), da cui è stato tratto il film omonimo, La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002), Da un'altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli, finalista al premio Strega), Mia suocera beve (2010), Sono contrario alle emozioni (2011), Mancarsi (2013), Terapia di coppia per amanti (2015), Divorziare con stile (2017), Superficie (2018), I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) (2020) e Sono felice, dove ho sbagliato? (2022). Suoi racconti sono apparsi in diverse raccolte ed è anche autore di opere teatrali e sceneggiatore di film e serie tv. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Einaudi. È tradotto in molte lingue.

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