Cominciare a scrivere fa paura: sia perché l’incipit è fondamentale per catturare il lettore, sia perché iniziare una storia significa rinunciare a infinite possibilità per delineare trama, personaggi, ambientazioni. Dai proemi dell’epica e dei romanzi cavallereschi fino alla nascita del mercato editoriale, Giacomo Papi traccerà una breve storia dell’inizio in letteratura. Analizzando opere classiche e contemporanee, scopriremo che esistono molti modi di iniziare un racconto: con la nascita o la genealogia del protagonista oppure in medias res, con uno zoom o una carrellata cinematografica, con una testimonianza o una riflessione filosofica. In tutti i casi, la regola aurea è non fermarsi, andare avanti. Perché l’incipit, quasi sempre, è l’ultima cosa che scriveremo.
Sommario
La paura dell’inizio. Semplicità. Breve storia dell’incipit: il Settecento, il mercato del libro e la battaglia per l’attenzione. La nascita dell’eroe borghese. L’incipit a zoom: dalle fiabe a “Quel ramo del lago di Como…”. Basta preamboli: l’incipit in medias res. Cosa c’è in un buon inizio: il personaggio, il nucleo della storia, il finale. Laboratorio: analisi di un incipit. I tre tipi di inizio: azione, individuazione, testimonianza.